Parte del testo seguente è tratto dal libro “Difetti nella progettazione acustica in edilizia” edito Maggioli. Tutti i diritti sono riservati. Non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti senza l’autorizzazione dell’autore e di Maggioli S.p.A.

In presenza di pavimenti sopraelevati occorre fare molta attenzione al potenziale ponte acustico che si genera sotto di essi, prevedendo, se necessario, setti acustici al di sotto delle partizioni divisorie tra locali della stessa unità immobiliare.

Questo ambito esula dalla mera legislazione cogente ma cogliamo l’occasione per accennarlo al fine di evitare che nella realizzazione in cantiere si vadano a creare ponti acustici in grado di limitare notevolmente la fruizione dei luoghi interni alla stessa unità immobiliare, ad esempio uffici contigui, riducendo o annullando la privacy ed il comfort acustico in generale.

Nello schema in figura (cortesia Arch. Paola Bisone) sono indicati le principali vie di passaggio e i ponti acustici. P1 è il ponte acustico dovuto a pavimenti sopraelevati. Per essere ridotto possono essere impiegati setti acustici che possono essere di tipo fibroso oppure simili a vere e proprie pareti divisorie, qualora la prestazione ricercata preveda il rispetto di limiti precisi o comfort acustico elevato.

Quando sono richieste performance di isolamento acustico al rumore aereo elevate è fortemente consigliato procedere con partizioni continue da estradosso del solaio fino all’intradosso del solaio successivo, andando a compartimentare le zone di potenziale collegamento tra ambienti in presenza di pavimenti sopraelevati e da controsoffitti, questi ultimi individuati con il ponte acustico P2.

Un ponte acustico spesso critico e sottostimato è costituito dalle prese elettriche a pavimento, spesso inserite in torrette o elementi di maggiori dimensioni. In tal caso è suggerito realizzare dei setti acustici anche intorno alle prese/torrette per limitare l’effetto di cross talk che avverrebbe nella intercapedine sottopavimento, intervenendo almeno sulle frequenze del parlato, qualora non si sia provveduto alla realizzazione del setto sotto alla parete.

Il tutto funziona se vengono anche evitati punti di passaggio quali fori di aerazione, indicati con il codice P4, e se le strutture di partizione, nella figura indicate con il codice P3, sono adeguate in termini di isolamento acustico.

pavimento_sopraelevato_passaggio_rumore