Come disse Norbert Lantschner, “ideatore” dell’agenzia casaclima, la muffa nelle abitazioni non è un castigo divino.

Lo stesso vale per le macchie di umidità e condensa, come quelle in fotografia.

Non sono macchie dovute ad infiltrazioni da pioggia, poichè l’umidità appare anche in settimane senza precipitazioni.

L’ipotesi più accreditata è  legata a fenomeni di condensa interni alla struttura o all’intercapedine ventilata del tetto.

Qual’è il corretto approccio al problema?

A nostro avviso l’approccio che permette di ottenere piena coscienza e certezza delle cause ed evitare il tipico scarica barile di responsabilità tra impresa, condominio ed utilizzatori degli alloggi è il monitoraggio strumentale.

Approfittando del cambio di stagione, nel mese di ottobre abbiamo “strumentato” la copertura con sonde di temperatura superficiale all’intradosso ed all’estradosso e contemporaneamente sonde di temperatura e umidità dell’aria internamente all’alloggio, nella intercapedine ed in esterno.

Così facendo avremo chiara la storia evolutiva e di migrazione della umidità, sapendo Se, Quando, Dove e Come può formarsi condensa e di conseguenza trovare le soluzioni ottimali al minor costo.