
Scassi e impianti nelle pareti divisorie tra unità immobiliari
Parte del testo seguente è tratto dal libro “Difetti nella progettazione acustica in edilizia” edito Maggioli. Tutti i diritti sono riservati. Non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti senza l’autorizzazione dell’autore e di Maggioli S.p.A.
Scassi impiantistici nelle partizioni divisorie tra unità immobiliari costituiscono dei punti acusticamente deboli della partizione e devono essere vietati fin dalla genesi del progetto edilizio e soprattutto impiantistico.


La partizione di cui alla fotografia poco sopra riportata risulta essere più crivellata dalla presenza di prese, quadri elettrici e scatole di derivazione di quanto non fosse il leggendario autobus de “L’Uomo nel Mirino”.
Osservando la Figura 1 appare immediatamente evidente come ogni riduzione di continuità e di spessore degli strati che compongono le partizioni divisorie concorra a ridurre, e in alcuni casi ad inficiare completamente, l’isolamento acustico altrimenti prodotto da parte della partizione medesima.
Salvo evitare scassi importanti, il posizionamento di scatole da incasso per impianti elettrici (i cosiddetti “frutti”) di limitate dimensioni – se proprio non evitabile – deve essere effettuato con almeno alcune attenzioni di buona prassi.
Tra le attenzioni principali occorre evitare che il vano di incasso infici completamente lo strato in cui è installato se questo è in muratura; se la partizione è del tipo in cartongesso occorre che siano sempre presenti almeno uno o più strati intermedi “intonsi”, cioè non oggetto di scassi e fessure.
L’installazione delle scatolette elettriche può essere realizzata con diversi accorgimenti, riportati nella figura successiva, tra cui:
A) realizzare scassi solamente da un lato della partizione;
B) realizzare scassi su due lati, avendo cura che siano tra loro sfalsati di almeno 60 cm, così da avere interposto almeno un montante di sostegno del cartongesso e avendo all’interno materiale fibroso, realizzando i montanti stessi sfalsati per avere maggiore certezza che almeno un montante intercetti il rumore in ingresso dalla scatoletta;
C) realizzare almeno da uno dei lati un ulteriore rivestimento della scatoletta con pezzi di lastra o gomma pesante;
D) utilizzare scatolette acustiche, realizzate con plastiche additivate di inerti per aumentarne la massa e dotate di guarnizioni nei punti di passaggio dei cavi per limitare ogni fessura.
