Ad oggi le norme di calcolo acustico previsionale (UNI 12354) non prevedono un algoritmo che valuti l’effetto del rivestimento superficiale dei pavimenti in legno o ceramica (o similari).

Cosa cambia e quanto incide avere una finitura di un tipo piuttosto che un altro? In termini di “smorzamento/diminuzione” del rumore di calpestio, nei vari collaudi eseguiti nel corso degli anni, abbiamo notato una differenza significativa.

Mediamente un pavimento ligneo posato incollato riduce di 3/5 dB il valore dell’indice del rumore di calpestio.

Riportiamo nell’ immagine un esempio di confronto tra solai strutturalmente e geometricamente identici, ma con rivestimenti diversi.

Piastrelle VS Parquet

Il contributo maggiormente significativo è alle medio-alte frequenze, proprio dove la curva normalizzata della ISO 717-2 penalizza il calcolo dell’indice.

Per i non addetti significa che il “ticchettio” metallico dei piedini della macchina da calpestio (o di tacchi/zoccoli) si sente meno con un pavimento in legno che con un pavimento in piastrelle.

La differenza dipende dal solaio di base, dal tipo di essenza e spessore del parquet e dal tipo di posa.

Se il parquet viene posato su “feltro” (tipo flottante) la differenza risulta ancora maggiore.

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