Parte del testo seguente è tratto dal libro “Difetti nella progettazione acustica in edilizia” edito Maggioli. Tutti i diritti sono riservati. Non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti senza l’autorizzazione dell’autore e di Maggioli S.p.A.

L’isolamento acustico tra ambienti ad uso comune e ambienti abitativi non è richiesto come verifica normativa, fatta eccezione per quanto attiene all’applicabilità del Decreto Criteri Ambientali Minimi (C.A.M.) per alcune tipologie di intervento in riferimento ad edifici di proprietà pubblica.

La presenza di porte di accesso prospicienti su ambienti comuni può tuttavia configurarsi come un possibile (e non trascurabile) ponte acustico qualora esse non presentino adeguate prestazioni di isolamento acustico e/o non siano correttamente posate.

La scelta di porte non sufficientemente prestazionali dal punto di vista dell’isolamento acustico e/o la presenza di difetti nella posa delle medesime può ingenerare situazioni di disturbo (causate per esempio dal rumore proveniente dagli ambienti comuni e penetrante negli ambienti abitativi) fino ad arrivare ad inficiare il rispetto del potere fonoisolante delle partizioni tra unità immobiliari.

Per evitare tale ponte acustico, le porte d’ingresso agli alloggi prospicienti atrii o pianerottoli dei vani scala devono possedere un potere fonoisolante Rw certificato in laboratorio pari almeno 41 dB e devono essere provviste di guarnizioni su tutto il perimetro e di ghigliottina funzionante alla base.

La posa deve essere perfettamente curata evitando di lasciare fori, interstizi o fessure che, se presenti, inficerebbero il risultato.

Il piano di appoggio della ghigliottina deve essere perfettamente planare e non devono esservi fughe tra piastrelle lungo la linea di chiusura della ghigliottina attraverso le quali si verificherebbe passaggio di rumorosità (in particolare alle medio alte frequenze).

Nella figura successiva si riportano un esempio di posa corretta, sulla sinistra (la porta è aperta di 90°, mentre quando chiusa la ghigliottina posa su un’unica piastrella, non intervallata da fughe), e un esempio di posa non ottimale, sulla destra, (fughe tra piastrelle perpendicolari alla ghigliottina e passanti sotto la stessa).

Immagine 1

Oltre alle caratteristiche della porta d’ingresso e alla posa della pavimentazione, occorre altresì porre la debita attenzione alla posa del telaio fisso al vano murario.

Nella figura successiva si riportano la modalità di posa scorretta e la modalità di posa corretta:

Immagine 2

La mancata sigillatura tra telaio fisso e muratura (o falso telaio) e la mancata aderenza della guarnizione generano un ponte acustico importante, soprattutto alle “medio-alte” frequenze.

Ciò comporta l’intellegibilità del parlato tra alloggio e vano scale e inficia l’isolamento acustico della partizione tra le due unità immobiliari.

Viceversa la corretta sigillatura tra telaio fisso e muratura (o falso telaio) e la corretta aderenza della guarnizione limitano il ponte acustico, soprattutto alle “medio-alte” frequenze.

In questo modo si riduce l’intellegibilità del parlato tra alloggio e vano scale e si migliora il comfort e l’isolamento acustico della partizione.

Oltre a porre in atto quanto sopra riportato in merito ai portoncini d’ingresso degli alloggi, al fine di incrementare il comfort acustico riducendo gli effetti risonanti degli eventuali rumori provenienti dall’ingresso, è consigliabile installare un controsoffitto fonoassorbente anche negli spazi comuni chiusi, come ad es. nei vani scala e nei corridoi di passaggio.